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“FELIS, IL PICCOLO GRANDE UOMO”: QUESTO E’ IL TITOLO DEL PRIMO FILM, CHE VEDE LA REGIA DI GABRIELE PAOLINI. IL FILM E’ COMPOSTO DA OTTO EPISODI.

A CURA DI GABRIELE PAOLINI.

COMUNICATO STAMPA.

Dichiarazione pubblica di Gabriele Paolini: “Felis, il piccolo grande uomo” è il mio esordio ufficiale, in qualita’ di regista cinematografico. “Felis, il piccolo grande uomo” è un film lungometraggio, composto da otto episodi.

L’episodio centrale è dedicato a Felis, appunto, attore principale del mio film. Felis, al secolo Jose’ Feliciano Passafaro è nato a Santiago del Cile, il 12 settembre 1992. Felis, all’eta’ di 7 anni è stato adottato, insieme a suo fratello, Luis, in Cile, da due cittadini italiani, Salvatore Passafaro e Daniela Venditti. Il nome completo di Felis è Josè Feliciano Ines Ortiz Fernandez. Perché, vi chiederete, ho deciso di dedicare un film a Felis?. La domanda è piu’ che legittima. Felis mi ha salvato la vita!!!. Si, avete letto bene, il 10 novembre 2013 sono stato arrestato per una vicenda, molto impegnativa. Sono stato in carcere, a Regina Coeli, a Roma, fino al 29 novembre 2013. Poi ho scontato ben un anno ed otto mesi di domiciliari. Ebbene, Felis era un mio carissimo amico prima del mio arresto (il 19 novembre 2013), durante i miei arresti domiciliari (novembre 2013 – luglio 2015) e, successivamente (luglio 2015 – gennaio 2017), Felis è diventata la persona piu’ importante della mia vita, dopo i miei sacri genitori, il Generale dell’Esercito Gaetano Paolini e mia madre, la cantante lirica Bice Bochicchio. Con Felis ho condiviso tantissime cose!!!. Al momento non aggiungo altro su Felis. Nel mio film, quando lo vedrete, scoprirete tanto di piu’.

Un altro episodio del mio film è dedicato a Fabrizio Renzoni Morgetano, uno dei miei “miti”!!!. Fabrizio, fisicamente non c’è piu’, da molti anni, ma è sempre piu’ nel mio cuore e nella mia mente. Fabrizio è stato uno dei miei piu’ importanti amici; Fabrizio mi è ha insegnato tantissime cose.

A Marco Ricciardelli dedico un altro episodio del mio primo film come regista. Anche Marco non è piu’ fisicamente in vita. Marco è stato l’amico piu’ importante, al tempo della scuola, Elementare e Media. Con Marco ho trascorso la mia infanzia. Ho mille episodi, che mi fanno sorridere. Purtroppo un giorno, di tanti anni fa, Marco ha deciso di fare “un salto nel vuoto” e volare via!!!. Ho dovuto con fatica accettare questa sua scelta dolorosa!!!.

Ad Aldemar Scudieri dedico un altro episodio del mio fillm. Aldemar Scudieri è un poeta. Un uomo con un’infanzia molto difficile. E’ un uomo che mi ha insegnato la voglia di non arrendersi mai!!!.

A Federico Fellini dedico un altro episodio del mio film. Federico Fellini è il mio regista cinematografico preferito, in assoluto. Ho avuto l’onore di conoscere Fellini all’età di 13 anni. In tantissime occasioni ho avuto modo di confrontarmi, con lui, personalmente. Ho tantissimi episodi che mi legano a Fellini.

A Pier Paolo Pasolini dedico un altro episodio. Pasolini è un regista che amo profondamente. Ho sempre appoggiato le sue battaglia politiche e sociali.

A mio padre, il Generale dell’Esercito Gaetano Paolini, dedico un altro episodio del mio film. Parlero’ della sua battaglia personale con la malattia “dialisi”, che lo porta in Clinica tre volte alla settimana: il lunedi’, il mercoledì ed il venerdì.

A mia zia Flora Bochicchio, sorella di mia madre, Bice Bochicchio, cantante lirica torinese, dedico un altro episodio del mio film. Parlero’ del tumore di mia Zia e del suo ricovero presso l’Ospedale “Citta’ della salute e della scienza”, piu’ noto con il nome “Molinette”.

Le musiche del film le ho affidate al cantautore Roberto Marinelli, uno dei miei amici più importanti!!!.

 

L’ATTORE FELIS E’ UN’ESCLUSIVA SCOPERTA DI GABRIELE PAOLINI. APPREZZATE QUESTO PARTICOLARE “SELFIE”, SCATTATO DALLO STESSO FELIS, UN RAGAZZO BELLISSIMO, DI RARO FASCINO. FELIS E’ L’ATTORE PROTAGONISTA DEL PRIMO FILM, DOVE GABRIELE PAOLINI FIGURA IN VESTE DI REGISTA. IL TITOLO DEL FILM E’ “FELIS. IL PICCOLO GRANDE UOMO”.

A CURA DI GABRIELE PAOLINI.

“IL PICCOLO GRANDE UOMO”: REGIA DI GABRIELE PAOLINI. IL FILM, USCIRA’ NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE, A DICEMBRE DEL 2016, E’ INCENTRATO SULL’INTENSA VITA DI FELIS, L’AMICO PIU’ IMPORTANTE DEL “DISTURBATORE TV”, PER ECCELENZA.

A CURA DI GABRIELE PAOLINI.

BASTA TV!!!. GABRIELE PAOLINI, IL NOTO “DISTURBATORE TV” DIVENTA REGISTA DI SE STESSO. L’ESORDIO IERI NOTTE, ALLE ORE 23.00, IN UNA DESOLATA E TRISTE ROMA. AD ACCOMPAGNARE PAOLINI, IL GIOVANE NIKI GIUSINO, DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA ED AIUTO REGISTA. LE PRIME IMMAGINI SONO STATE GIRATE TRA VIA VITTORIO VENETO, FONTANA DI TREVI E VIA MARGUTTA, SOTTO CASA DI FEDERICO FELLINI.

COMUNICATO STAMPA.

BASTA TV!!!. GABRIELE PAOLINI, IL NOTO “DISTURBATORE TV” DIVENTA REGISTA DI SE STESSO. L’ESORDIO IERI NOTTE, ALLE ORE 23.00, IN UNA DESOLATA E TRISTE ROMA. AD ACCOMPAGNARE PAOLINI, IL GIOVANE NIKI GIUSINO, DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA ED AIUTO REGISTA. LE PRIME IMMAGINI SONO STATE GIARTE TRA VIA VITTORIO VENETO, FONTANA DI TREVI E VIA MARGUTTA, SOTTO CASA DI FEDERICO FELLINI.

IL TITOLO DEL FILM DIRETTO DA PAOLINI E’: “IL TERZO TESTAMENTO, SECONDO GABRIELE PAOLINI”. USCIRA’ NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE USCIRA’NEI PRIMI MESI DEL 2016.

PARLA ALLA STAMPA GABRIELE PAOLINI, DAL 2002 INSERITO ALL’INTERNO DEL “GUINNESS DEI PRIMATI”, PER VIA DEI SUOI 35.000 ‘SABOTAGGI CATODICI’.

“Che emozione. Che emozioni. Sono arrivato all’appuntamento con Niki Giusino alle ore 22.07, con sette minuti di ritardo. Niki aveva tutto con se’, cavalletto, macchine fotografiche digitali. Luci, fari, ciak. Niki un giovane ragazzo di 21 anni; conosco Niki da circa cinque anni, ma ieri sera Niki mi ha stupito. E’ non e’ facile stupirmi. No, non e’ affatto facile. Niki ha dimostrato di essere un vero professionista. Niki ha preso molto sul serio l’impegno di essere il ‘Direttore della Fotografia’ e l’’Aiuto Regista’ di questo mio film, che mi vede per la prima volta nella veste di regista, dopo ben 18 anni di “Inquinamento catodico”.

Abbiamo iniziato le riprese alle ore 22.45. Ho scelto di mettere il cavalletto tra l’inizio di Via Veneto e Largo Federico Fellini. Ho fatto riprendere a Niki uno squarcio di Porta Pinciana e l’ingresso di Via Veneto. C’erano poche persone che passavano e qualche rara macchina. Tutto e’ andato liscio. Poi ho chiesto a Niki di fare una ripresa stretta sulla targa della via dedicata al grande ‘Maestro’ Fellini. Poi Niki mi ha seguito con la sua fedele telecamera, in una breve camminata, verso l’ormai “morto” Caffe’ de’ Paris”. Pensate il “Caffe’ de’ Pars” e’ oramai chiuso da due anni!!!. Solo ragnatele, polvere ed un vecchio signore che chiedeva l’elemosina, lungo quella che e’ la strada piu’ famosa di Roma o meglio lungo quella strada che Federico Fellini, nel famoso film “La Dolce Vita”, ha reso celebre in tutto il mondo.

Ma che cosa e’ rimasto di quella via?, Niente, niente, purtroppo. Solo soffuse luci, direi senza anima. Via Vittorio Veneto e’ una via spenta, decisamente squallida, senza piu’ cuore. Davanti al “Caffe’ de’ Paris”, ho poi letto una poesia del grande Pier Paolo Pasolini.

Dopo ho preso la machina, Niki mi ha seguito con il suo motorino e la seconda tappa e’ stata in quel di Fontana di Trevi. In tutta la mia vita non ho mai visto cosi’ pochi turisti, italiani e stranieri, in p!!!. Ieri, Roma, sembrava una citta’ con il coprifuoco.

Che tristezza infinita vedere la Fontana di Trevi senza acqua. Quanti bagni ho fatto in quella Fontana. Restauri che dovrebbero, come dice un cartello, durare ben 600 giorni. Tutta recintata, la fontana. Per i turisti, il Comune ha messo a disposizione un piccolo ristagno d’acqua dove si puo’ buttare una moneta. Uno squallore piu’ infinito. Uno strazio senza eguali. Ma ci si puo’ accontentare nel buttare una moneta, in una bacinella d’acqua?. E’ un insulto alla creativita’, e’ un insulto alla celebre fontana.

Incazzatissimo ho detto a Niki che dovevamo scappare al piu’ presto da questa Fontana di Trevi, ‘confinata nel peggior carcere’. Durante i miei 19 giorni di carcere, ve lo giuro su Dio, ero piu’ sereno. Durante quei 20 minuti passati con Niki in Piazza Fontana di Trevi ,ho sofferto molto di piu’ rispetto alla mia detenzione a Regina Coeli nel famoso novembre del 2013. Non si riesce a sopportare il dolore nel vedere la gente, i turisti, stranieri e non, quasi con le lacrime agli occhi, dover fotografare una fontana mutilata, castrata, senz’anima.

Poi con Niki siamo andati lungo Via Margutta, fin sotto casa del Grande Maestro. Qui mi sono commosso. Ho ripensato a quando a 12 anni conobbi Fellini proprio sotto casa sua. Qui, pero’, mi fermo e non vi racconto piu’ nulla.

Erano le ore 04.00 di notte. Ero stanco, ma felice. Si, felice di aver trovato una strada nuova, quella del regista. Un percorso che e’ appena iniziato, con a fianco il grande e grosso Niki, un amico vero, autentico. Che gioia infinita la vita!!!.

IN FEDE, GABRIELE PAOLINI.

 

NANDO COLELLI INSIEME AL DECONTESTUALIZZATORE TV GABRIELE PAOLINI. NANDO COLELLI E’ L’ATTORE PIU’ AUTENTICO DEL CINEMA ITALIANO!!!.

di Gabriele Paolini.

 

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